Adesso ci sarà sicuramente qualche bello spirito che griderà all’uovo di Colombo, ma il sorteggio inteso come alternativa al metodo della rappresentanza democratica è una formula vecchia quanto il cucco. Che produce solo danni.
Adesso ci sarà sicuramente qualche bello spirito che griderà all’uovo di Colombo, ma il sorteggio inteso come alternativa al metodo della rappresentanza democratica è una formula vecchia quanto il cucco. Che produce solo danni.
La Rai è irriformabile. Lo hanno stabilito Roberto Fico ed Aldo Grasso. Ed essendo il primo Presidente della Commissione di Vigilanza della Rai ed il secondo il più acclamato critico televisivo d’Italia, la sentenza pare inappellabile.
Ma il Consiglio di Amministrazione della Rai avrebbe mai bocciato a stragrande maggioranza il piano editoriale di Carlo Verdelli se il Governo Renzi avesse vinto il referendum del 4 dicembre scorso e fosse rimasto in carica più forte che mai?
Il piano editoriale predisposto da Carlo Verdelli e dalla sua struttura si propone di operare un cambiamento radicale della Rai.
Dopo le rivelazioni sulle intercettazioni Usa ai danni del governo italiano presieduto da Silvio Berlusconi, ho predisposto con l’avvocato Valter Biscotti ed a nome del Tribunale Dreyfus una denuncia per spionaggio politico nei confronti della National Security Agency e di qualunque altro servizio segreto responsabile di azioni di inaccettabile ingerenza nelle vicende politiche italiane.
La seduta del simbolico Tibunale Dreyfus tenutasi giovedì nelle sale del palazzo dei mutilati era stata dedicata tutta proprio al conflitto tra i penalisti della camera penale di Roma e i cronisti, ritenuti "embedded" della procura di Roma.
Sono le condizioni politiche particolarmente favorevoli alla guerriglia antirenziana a rendere inevitabile il prossimo Vietnam tra gli scranni del Senato.
È sacrosanta la missione che il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha compiuto in Iran accompagnato dai massimi esponenti delle aziende pubbliche e private italiane per riaprire i canali commerciali tra Italia e Teheran bloccati dalle sanzioni.
Era partito con il piede giusto, Raffaele Cantone, quando aveva messo in guardia la presidente della Commissione Antimafia, Rosi Bindi, dal diramare una lista di impresentabili frutto non di una valutazione giuridica ma di un giudizio esclusivamente politico.
È stata un’inquietante delusione quella provocata il 4 luglio del 2014 dall’illustrazione della riforma della giustizia effettuata dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.