L’aspetto più bizzarro dell’attuale fase politica è la scelta del Movimento Cinque Stelle di considerare assolutamente intercambiabili per una ipotetica coalizione di governo la Lega ed il Partito Democratico. La giustificazione di questa intercambiabilità è venuta dall’affermazione di Davide Casaleggio secondo cui non esiste più alcuna differenza tra destra e sinistra e, di conseguenza, non ci può essere differenza tra Lega e Pd tranne quella che Salvini non vuole rompere l’alleanza con Berlusconi e che una parte del Pd farebbe carte false per affrancarsi da Matteo Renzi.
Su questa teoria della intercambiabilità motivata dalla fine della destra e della sinistra si è aperto immediatamente un dibattito tra gli ex intellettuali organici in cerca di una nuova organicità sul carro vincente del movimento grillino. La conclusione, ovviamente, è stata di piena adesione alla folgorante intuizione del figlio del fondatore del M5S. Gli aspiranti organici sanno per esperienza che per assumere il ruolo ed i privilegi dell’organicità bisogna dare sempre ragione al capo. Per cui in un colpo solo hanno dimenticato tutte le antiche elucubrazioni sulla differenza morale, politica, culturale ed antropologica tra destra e sinistra e si sono allineati al nuovo verbo nella speranza di trarne il giusto ricompenso.
La rapidità della conversione degli intellettuali di sinistra è la dimostrazione più lampante della totale infondatezza e strumentalità della tesi di Davide Casaleggio. I dirigenti grillini hanno come unico obbiettivo quello di spaccare il centro destra e frantumare il Pd per trasformare il movimento nella forza dominante della scena politica italiana. E se per raggiungere questo traguardo bisogna inventare qualche banalità inesistente, si procede tranquillamente sulla strada delle balle spaziali nella certezza che adesso, dopo il successo elettorale, ci sarà subito un ampio coro di fiancheggiatori più o meno autorevoli pronto a giustificare con il massimo della dottrina la sciocchezza strumentale del momento.
La differenza rispetto a quando le balle riguardavano i fumi degli aerei e si trovava comunque un consenso di nicchia, è proprio nella circostanza che adesso il consenso, sostenuto ed alimentato dai media e dagli intellettuali, è diventato di massa.
Il ché rende il pericolo della strumentalità grillina estremamente grave. Il germe e la genesi del totalitarismo sono tutti qui!