Il direttore generale Mario Orfeo, dopo aver informato e consultato i consiglieri, ha fatto le sue scelte: Angelo Teodoli, attuale direttore di Rai Gold, è stato proposto per il vertice della rete ammiraglia al posto di Andrea Fabiano. Quest’ultimo è stato indicato per la guida della seconda rete al posto di Ilaria Dallatana, che lascerà l’azienda. A Rai Gold, struttura che coordina Rai4, Rai Movie, Rai Premium e Rai World, è stata proposta Roberta Enni, ora in forze alla vicedirezione di Rai 1. A dare il “la” al valzer delle poltrone è stata la scelta di Dallatana di dire addio alla Rai per tornare probabilmente nella sua Milano a lavorare nel privato, senza i lacci e lacciuoli della tivù pubblica e forse con uno stipendio più alto. Il suo addio, che segue il divorzio di Daria Bignardi da Rai 3, ha lasciato l’amaro in bocca a più di un consigliere, che ha apprezzato il lavoro di sperimentazione portato avanti nella seconda rete, anche se non sempre gli ascolti le hanno sorriso. Fabiano, giovane promessa lanciata un anno e mezzo fa dall’ex dg Campo Dall’Orto alla guida della rete ammiraglia, era da tempo considerato in bilico, dopo qualche scivolone della rete e ascolti traballanti in alcune fasce orarie. Qualcuno a Viale Mazzini lo riteneva ancora acerbo per il compito e avrebbe preferito un suo ritorno al marketing, ma Orfeo ha deciso comunque di continuare a puntare su di lui consegnandogli la seconda rete. Per Rai 1, invece, il diggì ha scelto, non a caso, un uomo di grande esperienza come Teodoli, lasciando a bocca asciutta un altro ex direttore di rete come Andrea Vianello. A Teodoli toccheranno sfide non da poco come Sanremo e il rilancio del day time, ma anche il compito di gestire nel migliore dei modi l’approdo di Fabio Fazio nella rete ammiraglia, finito nel mirino della politica per il compenso milionario e negli ultimi giorni anche per gli ascolti. Le nomine non dovrebbero avere problemi a passare, anche se non tutti i componenti del Cda mostrano entusiasmo per le scelte. Nel centrosinistra c’è chi avrebbe preferito un nome di prospettiva alla rete ammiraglia, ma non ha comunque nessuna intenzione di provocare strappi in questa fase delicata. I consiglieri di centrodestra, invece, pur favorevoli alla nomina di Teodoli, sollevano qualche perplessità sulle scelte di Fabiano ed Enni e chiedono che si garantisca maggior pluralismo in una Rai a loro dire troppo schiacciata su posizioni di sinistra. A Rai 2, in particolare, sperano che venga ripristinato un talk-show che riempia il vuoto lasciato da Virus di Nicola Porro
12 Ottobre 2017
Con i cambi al vertice che finiranno all’attenzione del Cda buona parte di quel che resta della Rai disegnata da Antonio Campo Dall’Orto sarà relegata al passato: dei direttori delle tre reti generaliste scelti dall’ex dg un anno e mezzo fa, in una delle principali operazioni editoriali della sua gestione, ne resterà soltanto uno, in una posizione meno prestigiosa.