Le fatiche del povero Walter | Arturo Diaconale

30 Ottobre 2007
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Della serie, come direbbe Nanni Moretti che per fortuna in questo periodo è a far danni a Torino, “facciamoci del male”!

Pensa ai casi della vita. Uno se ne sta bello bello a pensare ai fatti propri, a coltivare l’hobby per i viaggi in Africa ed i pellegrinaggi a Dachau, a controllare dall’alto del Campidoglio le buche di Roma che si allargano, a girare con la fascia tricolore da una inaugurazione all’altra, a ricevere le attrici e gli attori Usa che dietro ampio compenso partecipano al festiva del Cinema della Capitale. Insomma, uno se ne sta tutto tranquillo a fare il sindaco fottendosene anche un pochino dei nomadi e dei baraccati rumeni. Ed ecco che di punto in bianco, con questa faccenda del plebiscito ottenuto alle primarie del Partito Democratico, si trova di colpo a dover dare i resti non solo ai matti furiosi che guidano o fanno parte dei partiti del centro sinistra ma anche ai fuori di testa dei leader dei partiti del centro destra. Non ti basta avere a che fare con Arturo Parisi, Rosy Bindi, Dario Franceschini. Ti devi sobbarcare Oliviero Diliberto, Fabio Mussi e Lamberto Dini mentre in attesa di martellarti le palle già si piazzano Clemente Mastella, Pecoraro Scanio ed Antonio Di Pietro. Il tutto, naturalmente, dopo aver ascoltato pazientemente le litanie di Gianfranco Fini e di Pierferdinando Casini, i bofonchiamenti di Umberto Bossi ed in attesa di essere sopraffatto dalla loquela inondatrice di Silvio Berlusconi. Uno dice che dopo tutta questa buriana ti dovrebbe essere passata la voglia di vedere gente e fare cose. Invece niente. Tanto per non farsi mancare nulla prendi e ti fai la tua bella conversazione con il cardinal Tarcisio Bertone. Che, com’è noto, è un crostino niente male. Della serie, come direbbe Nanni Moretti che per fortuna in questo periodo è a far danni a Torino, “facciamoci del male”!