Il Pd teme la sconfitta per colpa del M5S | Arturo Diaconale

24 Gennaio 2020
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Ma esiste ancora la vecchia egemonia culturale della sinistra? Esiste, esiste. E la riprova viene dalla immediata vigilia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna ed in Calabria segnata dall’anticipazione dell’analisi dei risultati di domenica prossima e della identificazione preventiva della colpa di chi avrà determinato la sconfitta nella doppia tornata amministrativa.

L’analisi di un voto ancora non celebrato stabilisce che l’asse Pd-M5S, oggi al governo a Roma con la coalizione giallorossa, è destinata a perdere non solo in Calabria ma anche in Emilia-Romagna a causa della pretesa del movimento grillino di correre da solo e di non appoggiare i candidati espressi dal Partito Democratico. Insomma, la sconfitta (che ancora non è avvenuta) sarebbe colpa del M5S a causa del suo inconcepibile rifiuto di riconoscere che il suo unico e solo ruolo politico è quello di costola della sinistra e di forza subalterna al servizio del Partito Democratico erede della “diversità” politica e morale del Pci e, di conseguenza, della sua inattaccabile vocazione egemonica nella vita pubblica del paese.

Ma può essere accettabile l’analisi di una elezione che ancora non c’è stata? E, soprattutto, come non stupirsi di fronte alla bizzarra convinzione degli eredi del movimento comunista di rappresentare sempre e comunque il principe gramsciano della vita politica italiana a dispetto di tutti gli errori e di tutte le sconfitte commessi e subite almeno dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi?

Nessun dubbio, ovviamente, sulla inaccettabilità di una analisi su un voto ancora non espresso e sulla inossidabile convinzione di essere il perno regale della politica nazionale a cui gli alleati debbono sempre e comunque rispetto, devozione e subordinazione assoluta. Ma le considerazioni fondate sulla concezione monarchica della propria esistenza esistono  e vengono propalate senza alcun rispetto per la realtà da tutti i massimi dirigenti del Pd e quella cultura ed informazione militante che è ferma al passato e non riesce ad adeguarsi al tempo presente segnato dalla fine della vecchia egemonia.

Bisogna prendere atto dell’esistenza di questa antistorica pretesa della sinistra italiana. Per mettere in conto che le eventuali sconfitte in Emilia-Romagna ed in Calabria faranno mettere sulla graticola l’M5S ma potranno anche dare un colpo mortale alla presunzione di superiorità del Pd. A forza di sconfitte anche i principi piangono!