Il vecchio Teodoro Roosevelt diceva che in politica bisogna “trattare sempre ma con un nodoso bastone sotto il tavolo”.
Con il Movimento Cinque Stelle bisognerebbe seguire la massima dell’antico predecessore di Donald Trump trasformando il “nodoso bastone” nella consapevolezza che i grillini non hanno nessuna intenzione di formare alcun governo ma puntano solo ed esclusivamente a creare le condizioni di tale instabilità da rendere indispensabile il ricorso alle elezioni anticipate.
Le trattative avviate in questi giorno sono del tutto simili a quelle che i dirigenti del M5S tennero all’inizio della passata legislatura con lo sventurato Pier Luigi Bersani. Solo “ammuina” per lasciare in braghe di tela l’allora segretario del Partito Democratico che si era illuso, come oggi si illudono molti dirigenti democrats sostenuti dai combattenti e reduci dell’intellettualismo di sinistra (quelli che hanno alle spalle decenni di sciocchezze e di sbagli), di poter domare, cavalcare e utilizzare a proprio vantaggio il grillismo rampante.
L’obiettivo di Luigi Di Maio e compagnia bella è, infatti, di utilizzare le posizioni conquistate alla Camera dei deputati con i propri uomini per poter portare a casa il risultato simbolico della cancellazione dei vitalizi e poi, forti di questa bandiera da sventolare, mettersi all’opposizione di qualsiasi Esecutivo precario d’inizio legislatura e puntare ad andare a votare a ottobre o nella prossima primavera.
Ai grillini, in sostanza, non interessa di portare a Palazzo Chigi Di Maio in coabitazione con Matteo Salvini e magari con l’appoggio esterno di Forza Italia. I neo-bersaniani leghisti o forzisti che prendono in considerazione questa ipotesi sono dei patetici sognatori. L’obiettivo è provocare il massimo della precarietà governativa per presentarsi al Paese come gli unici in grado di fare piazza pulita del vecchio modo di amministrare e di fare politica. Puntano non a migliorare di qualche punto il 32,5 per cento. Vogliono la maggioranza assoluta.
Per fare cosa? Ovviamente, come ha anticipato Beppe Grillo, per abolire il termine Pil dal lessico politico ed economico nazionale! E, naturalmente, per realizzare in Italia l’unico regime nazi-maoista del pianeta!