Per salvare Forza Italia bisogna liberare Berlusconi | Arturo Diaconale

3 Giugno 2019
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In politica il parricidio è una tradizione costante. Per rimanere ai giorni nostri l’esempio di Forza Italia è illuminante. A tentare di fare fuori Silvio Berlusconi ci hanno provato in tanti. Da Gianfranco Fini ad Angelino Alfano per arrivare a Denis Verdini. Ma il Cavaliere è riuscito a resistere a tutti i tentativi ed ha continuato a dirigere il partito che ha fondato nel ’93 e di cui è stato il motore portante ed indispensabile fino alle ultime elezioni europee.

Per chi si ponga il problema di trovare un modo per scongiurare l’implosione e la dissoluzione di Forza Italia, dunque, la strada del parricidio politico è preclusa. Chiunque voglia provarci corre il rischio di diventare, come ha rilevato lo stesso Berlusconi, irrilevante.

Per impedire la scomparsa del partito del Cavaliere bisogna seguire una diversa strada. Che deve necessariamente poggiare sul presupposto della intangibilità di Berlusconi. Giusto, ma di quale Berlusconi? Di quello dei venticinque anni passati che decideva in piena autonomia, confortato dagli amici e consiglieri storici Gianni Letta e Fedele Confalonieri, ma ascoltava dialogava recependo come una spugna tutte le idee e proposte che a suo parere potevano essere interessanti? Oppure del Berlusconi degli ultimissimi anni, chiuso da un cerchio di intimi che in partenza avrebbe dovuto essere di tipo sanitario, per preservarlo da un carico eccessivo di lavoro, ma che si è rapidamente trasformato in un cerchio carcerario artefice della trasformazione di Arcore in un bunker inaccessibile dove attendere l’arrivo della inevitabile fine?

La risposta all’interrogativo è, dunque, scontata. Per salvare Forza Italia ci vuole il primo Berlusconi. Ma per avere il primo Berlusconi è necessario lanciare una campagna per la liberazione dello stesso Cavaliere dal cerchio carcerario che lo tiene prigioniero e che ha approfittato di questa condizione per esercitare il massimo potere sul partito.

Procedere alla liberazione di Berlusconi non è affatto facile. Perché il primo a doversi convincere della necessità della sua liberazione è proprio il Cavaliere recluso ad Arcore ed impermeabilizzato rispetto all’esterno. Ma convincere Berlusconi della necessità della sua liberazione è indispensabile. O salta il cerchio carcerario e restituisce il leader che sapeva guardare lontano o per Forza Italia la sorte è segnata!