Conte e la stabilità che produce danni | Arturo Diaconale

25 Febbraio 2019
diaconale25febbraio2019.jpg

Non sembrano particolarmente ben dotati gli analisti di Fitch che hanno pronosticato nuove difficoltà per il nostro Paese a causa del rischio di instabilità politica e di elezioni anticipate provocato dalle possibili conseguenze delle prossime elezioni europee. Nessuno nega che la stabilità politica sia un fattore positivo da preservare e difendere soprattutto nei momenti di crisi. Ma per produrre effetti benefici la stabilità politica, cioè la tenuta di un governo, non deve essere il frutto della sopravvivenza ma dei risultati che il governo in questione riesce a cogliere.

L’analisi di Fitch si limita a prevedere la fine della stabilità dopo le elezioni europee mettendo in conto che la Lega in crescita potrebbe cercare di capitalizzare al massimo il successo puntando sulle elezioni anticipate o che il Movimento 5 Stelle in declino potrebbe cercare di fermare la propria decrescita tornando a ricoprire il più comodo ruolo dell’opposizione. Gli analisti, però, non entrano minimamente nel giudizio se l’attuale stabilità sia positiva o negativa per il Paese, cioè se il governo del cambiamento stia cambiando in meglio o in peggio. E questa assenza di valutazione, probabilmente motivata dalla considerazione tradizionale secondo cui la stabilità è sempre proficua, rende l’analisi monca e sicuramente distorta. Tanto da consentire al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di tornare a spargere facile ottimismo assicurando che le Europee non porteranno mai la crisi e che il governo del cambiamento durerà fino al termine della legislatura.

I dati economici sempre più inquietanti ed i fermenti esistenti dentro i partiti alleati di governo indicano chiaramente come l’ottimismo di Conte sia tanto ostentato quanto irrealistico. Perché questo tipo di stabilità, quella che paralizza il Paese in attesa dei risultati elettorali e che mette in mostra i conflitti sempre più grandi tra Lega e M5S su tutte le principali questioni sul tappeto, non assicura alcun risultato positivo al Paese. Al contrario, accentua la crisi e rende sempre più lontana la possibilità di poterla gestire utilmente e poterla finalmente superare. Nel nostro caso, quindi, la stabilità politica è un fattore di rischio crescente. E Fitch, oltre che il Quirinale, dovrebbe incominciare a considerarlo!