Nelle mani di Matteo Salvini il crocefisso ed il rosario diventano degli strumenti di sovranismo feticista. Per cui, come ha sentenziato il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, il leader leghista non può essere considerato un cristiano. Queste affermazioni stanno a dimostrare che una ventata di neo-manicheismo elettoralistico sta fischiando sulla Chiesa cattolica italiana. Pur di impedire a Salvini di conquistare un successo elettorale nel voto del 26 maggio, autorevoli esponenti delle gerarchie e della stampa cattolica non esitano a pronunciare anatemi fondati sul nulla che rischiano di provocare lacerazioni insanabili tra i credenti ed i non credenti.
Usare il crocefisso per scopi elettorali è sicuramente sbagliato. Ma stabilire che lo stesso crocefisso sia il simbolo solo di quella parte della Chiesa che predica la politica dell’accoglienza senza limiti e contesta la linea salviniana dei porti chiusi, è molto più di un semplice sbaglio. Chi compie un errore così grave rifiuta di riconoscere una verità storica banale. Dai tempi di Costantino il crocefisso non è solo il simbolo dell’amore cristiano ma è anche un potentissimo simbolo politico, usato in duemila anni da chiunque abbia cercato la legittimazione di Dio per dare forza alle imprese del proprio Cesare. È la storia del mondo occidentale.
Oggi la Chiesa di Papa Francesco stabilisce che questo uso è inaccettabile. Perché la politica va separata dalla religione. Soprattutto se questa politica non è in linea con l’indirizzo ideologico assunto dal Pontefice e si oppone a chi predica la solidarietà scaricando i problemi che essa pone sulle spalle dello Stato e dei cittadini.
Ma tanto neo-manicheismo non tiene conto che in duemila anni il crocefisso è diventato anche il simbolo della civiltà occidentale, cioè il simbolo in cui si identificano non solo i cattolici ma anche tutti quelli che cattolici non sono e si sentono cristiani solo per ragioni storiche e culturali.
La Chiesa bergogliana vuole cancellare questo dato di fatto. Sbaglia, perché l’intolleranza manichea ha sempre prodotto fratture scismatiche.